Parliamo ai nostri figli, parliamo adesso e domani e poi ancora, fino a stancare ma non smettiamo. Parliamo a loro e tra noi delle nostre paure, del nostro sgomento. Spieghiamo ai nostri ragazzi quanto sia vile, oltraggioso, privo di sostanza e umanità un tale comportamento. Cogliamo il nostro sconcerto per fare davvero una carezza alla ragazza di Palermo e alle bambine di Napoli. Non rendiamo vano il coraggio della denuncia, diventerebbe solo pubblico ludibrio. Stiamo fallendo come genitori, forse già abbiamo fallito. Forse però possiamo provare a ricominciare. Possiamo riflettere su tanti piccoli nostri comportamenti. Possiamo rallentare la nostra perenne corsa e ascoltare i nostri figli, i loro silenzi, i loro sguardi, i loro atteggiamenti. E possiamo interrogarci. Siamo davvero capaci a insegnare ai nostri figli? Siamo davvero capaci a trasmettere competenze giuste ai nostri bambini?
Queste le domande che ho ascoltato, e molto altro, in una importante diretta Instagram della Psicoterapeuta @AmeyaCanovi con @Alberto_Pellai, Psicoterapeuta anche lui. Mi sono fermata e ho ascoltato. Mi ha fatto bene. Loro fanno un’analisi lucida e al tempo stesso spaventosa di chi siamo, di chi dovremmo essere.
Dice Alberto Pellai: “Le abilità, le competenze che i bambini piccoli (4, 5 anni) dovrebbero avere sono tre e sono fondamentali: ho diritto di dire NO, ho diritto di andare VIA, ho diritto di parlare con una persona di cui mi fido. Insegnare quindi e permettere, quindi, ai bambini, poi adolescenti, ragazzi, di riconoscere, nell’interazione con gli altri, e in particolare con le persone più grandi, ogni volta che sperimentano un disagio emotivo. Se impari da piccola che il corpo è tuo e solo tuo saprai individuare il disagio e allontanartene perché saprai riconoscere le persone sbagliate e avrai la forza di dirlo alle persone delle quali ti fidi. Si acquisisce così l’autodeterminazione necessaria ad entrare nella vita.”
Fermiamoci ad ascoltare. Dedichiamo del tempo a noi stessi per dedicarlo ai nostri figli. Serve coraggio, comprensione dei fatti accaduti, voglia, qualche minuto di tempo e tanta, tanta umiltà. Tutto questo è mancato a Caivano. Solo poche persone presenti alla manifestazione a sostegno delle due bambine. Ma quelle poche importanti persone vorrei ringraziarle una per una. Hanno detto cosa vuol dire mettere la propria faccia a puntello delle proprie idee, dei propri sogni: vivere in un paese migliore, tra persone migliori.
Una mia fotografia, questa volta, non accompagnerà il mio scritto. Un piccolo cortometraggio invece, una favola, venti minuti che invito tutti voi a vedere, a far vedere ai vostri bambini. Lo potete vedere sulla mia pagina Facebook. Il segreto di Fata Lina. Un messaggio importante che aiuterà noi e aiuterà loro. È un invito lanciato, nella diretta Instagram, dal Dott. Alberto Pellai. Ringrazio Dio di essere una persona curiosa e di saper riconoscere il bello, l’utile e l’arricchente. Non sempre, aimè. Questa volta si.
Abbi Cura Di te
Luisanda Dell’Aria
Roma 30 agosto 2023