Sono affascinata dagli anziani, dalla leggerezza del loro cammino ancora così determinato. La cura delle piccole cose lì assolve dalla lentezza del passo nel frastuono della vita. Un bastone, un carrello, sostengono una esistenza che vuole continuare a esserci, nonostante gli impedimenti, i dolori, le incertezze. A volte sono in compagnia e allora al bastone si unisce un braccio a fare da sponda. Molto spesso soli. Mi fermo a guardare, a sperare anche io di poter portare a spasso le mie rughe con tanta convinzione. Ma cosa mi cattura così tanto da provare a rubare uno scatto? Forse la speranza, nei loro occhi, di un domani che potrebbe non essere lì, la certezza dell’oggi che stanno vivendo, la sorpresa di essersi svegliati. La vita degli anziani, purtroppo, non è solo quella che ho la fortuna di incontrare. La solitudine, le mancanze, le difficoltà a volte li avvolgono in una realtà difficile da condurre. Eppure la conducono, con una dignità e una umiltà che fa sussultare il cuore.
E così un po' malfermi, un po' barcollanti, lenti e convinti contornano le strade dei loro sguardi liquidi ma intensi e così potenti da sembrare aver perso la cognizione del tempo. Del tempo nevrotico, sclerato, annebbiato, sopraffatto nel suo scorrere dal riempimento estremo di ogni attimo. Così noi viviamo. Loro no. Il loro tempo è tornato tempo vissuto. Noi lo azzanniamo. Loro lo vivono. Noi lo stressiamo. Loro ne godono. La mia avventura estrema mi fa sentire vicino a loro. Nel mio oggi c’è tutto il mio domani. Mi capita di fermarmi a parlare con qualcuno, Teddy mi aiuta molto nel mio desiderio, ha due occhi che chiedono una carezza. E così iniziamo a parlare. È bello, mi piace e mi conforta. Il saluto, il sorriso, gli occhi che si incontrano diventano quel vivere il tempo come dovrebbe essere vissuto, senza rincorsa. Non lo rubo lo scatto. Non lo chiedo, come a volte faccio. Mi inabisserei nei moti profondi della loro intimità appropriandomi e disturbando i segreti del loro animo. Non riuscirei a perdonarmelo. Godo del loro esserci, li applaudo nel mio cuore quando li vedo gustarsi una colazione, sfogliare un giornale… Sfogliare un giornale, che rarità! Ma per loro il telefonino è diventato un oggetto antico: una vecchia cabina del telefono per rassicurare i figli che ci sono, che stanno bene. Un quotidiano, una rivista, due chiacchere sono per loro il nostro presuntuoso cellulare. Non ho bisogno di cercarmi, mi trovo nei loro occhi, nelle loro lentezze, nel loro tempo lento. Mi ricordano che è il tempo lento ad essere giusto e onesto e concreto e ricco. Sto bene.
Abbi Cura Di Te
Roma 9 agosto 2023
Luisanda Dell’Aria
E così un po' malfermi, un po' barcollanti, lenti e convinti contornano le strade dei loro sguardi liquidi ma intensi e così potenti da sembrare aver perso la cognizione del tempo. Del tempo nevrotico, sclerato, annebbiato, sopraffatto nel suo scorrere dal riempimento estremo di ogni attimo. Così noi viviamo. Loro no. Il loro tempo è tornato tempo vissuto. Noi lo azzanniamo. Loro lo vivono. Noi lo stressiamo. Loro ne godono. La mia avventura estrema mi fa sentire vicino a loro. Nel mio oggi c’è tutto il mio domani. Mi capita di fermarmi a parlare con qualcuno, Teddy mi aiuta molto nel mio desiderio, ha due occhi che chiedono una carezza. E così iniziamo a parlare. È bello, mi piace e mi conforta. Il saluto, il sorriso, gli occhi che si incontrano diventano quel vivere il tempo come dovrebbe essere vissuto, senza rincorsa. Non lo rubo lo scatto. Non lo chiedo, come a volte faccio. Mi inabisserei nei moti profondi della loro intimità appropriandomi e disturbando i segreti del loro animo. Non riuscirei a perdonarmelo. Godo del loro esserci, li applaudo nel mio cuore quando li vedo gustarsi una colazione, sfogliare un giornale… Sfogliare un giornale, che rarità! Ma per loro il telefonino è diventato un oggetto antico: una vecchia cabina del telefono per rassicurare i figli che ci sono, che stanno bene. Un quotidiano, una rivista, due chiacchere sono per loro il nostro presuntuoso cellulare. Non ho bisogno di cercarmi, mi trovo nei loro occhi, nelle loro lentezze, nel loro tempo lento. Mi ricordano che è il tempo lento ad essere giusto e onesto e concreto e ricco. Sto bene.
Abbi Cura Di Te
Roma 9 agosto 2023
Luisanda Dell’Aria