Scrivo perché amo scrivere, perché dentro e fuori le righe si possono dire mille cose. Scrivo perché è sempre stato il mio punto di fuga… Trovare una traccia e raccontare una storia mi ha sempre divertito molto. Ho scoperto così, attraverso le mie lettrici e lettori, che le mie storie risvegliavano sentimenti e emotività e chi mi conosceva cercava nei personaggi qualche parte di me o di persone vicino a me. Quando si racconta di amore e di sentimenti la conoscenza dell’autore suscita inevitabilmente quella certa curiosità. Per Innocente, tuttavia, quella certa curiosità si è taciuta. L’argomento è particolare, la trama anche e il sentimento estremo. Non nascondo che la cosa mi ha molto divertito. Quando ho scoperto di avere un cancro e per l’esattezza il più temibile tra quelli femminili, il cancro all’ovaio, ho visto immediatamente la penna in mano come il più potente tra gli strumenti per far sapere a tutte le donne che esisteva e a cosa dovevano stare attente. Ho scritto Abbi Cura Di Te, un‘autobiografia che racconta la scoperta del cancro all’ovaio e l’ho lanciata sui social. Spingi oggi, spingi domani, più di novemila donne lo hanno letto e soprattutto in tantissime mi hanno scritto ringraziandomi per l’informazione e l’Inno alla vita che avevo regalato. Si, l’Inno alla vita… Ho, così scoperto che le mie parole, il mio modo di essere, di esprimere i sentimenti che abitano questo particolare mio momento potevano essere di aiuto a qualcuno. Ho pensato allora di iniziare a scrivere degli articoli-post sui social nei quali racconto sentimenti, emotività nel trascorrere del tempo dentro la malattia ma soprattutto ponendomi fuori dalla malattia. Ritrovando ogni giorno chi ero prima e chi sono adesso.
La mia penna è libera di andare e la mia mente scopre quegli spazi che rendono il cancro solo un pezzetto della mia vita e mai il suo insieme. Interpretare sensazioni e paure delle persone coinvolte in quest’avventura e nelle avventure che la vita ci pone davanti. Aiutarle! Il cancro e tutto quello che comporta sono un percorso difficile da vivere se non si hanno nervi saldi e una buona dose di ottimismo. E chi non li ha, come fa? È stata la domanda che mi sono posta. La prima risposta che mi è venuta in mente è stata: copia! Copia chi sa farlo. In che modo? Provando a cambiare il punto di vista. Quando leggiamo un libro, se è un romanzo con la erre maiuscola, ci immedesimiamo nei personaggi, nella storia e in qualche modo usciamo arricchiti. Ci sono libri che fanno crescere, che sollecitano le nostre riflessioni e magari ci spingono verso un altro punto di vista. Ecco come si fa, non restando ancorati, stretti, prigionieri del nostro personale pensiero ma lasciando la nostra mente vagare in altri dove, alla ricerca di spazi arricchenti. Anche guardare un film, una fiction… può essere uno stimolo se guardiamo con gli occhi aperti alla ricerca di quel qualcosa in più ma soprattutto se, trovato, lo usiamo per crescere e camminare sul cerchio della nostra vita. Non ho la presunzione di essere così brava ma l’illusione di un piccolo aiuto, sì.
Da quando ho il cancro, scrivere è diventato anche un luogo dove le strade tortuose possono trovare il loro rettifilo, trovare le pianure e vedere di nuovo, in lontananza, l’orizzonte. Una bella mongolfiera che raccoglie quei ragionamenti, che non sempre si riescono o si vogliono esprimere verbalmente, e li porta a spasso finché non prendono la giusta forma ai quali riferirsi per continuare a camminare e sorridere.
Abbi Cura Di Te
Luisanda Dell’Aria
Roma 1 novembre 2022
La mia penna è libera di andare e la mia mente scopre quegli spazi che rendono il cancro solo un pezzetto della mia vita e mai il suo insieme. Interpretare sensazioni e paure delle persone coinvolte in quest’avventura e nelle avventure che la vita ci pone davanti. Aiutarle! Il cancro e tutto quello che comporta sono un percorso difficile da vivere se non si hanno nervi saldi e una buona dose di ottimismo. E chi non li ha, come fa? È stata la domanda che mi sono posta. La prima risposta che mi è venuta in mente è stata: copia! Copia chi sa farlo. In che modo? Provando a cambiare il punto di vista. Quando leggiamo un libro, se è un romanzo con la erre maiuscola, ci immedesimiamo nei personaggi, nella storia e in qualche modo usciamo arricchiti. Ci sono libri che fanno crescere, che sollecitano le nostre riflessioni e magari ci spingono verso un altro punto di vista. Ecco come si fa, non restando ancorati, stretti, prigionieri del nostro personale pensiero ma lasciando la nostra mente vagare in altri dove, alla ricerca di spazi arricchenti. Anche guardare un film, una fiction… può essere uno stimolo se guardiamo con gli occhi aperti alla ricerca di quel qualcosa in più ma soprattutto se, trovato, lo usiamo per crescere e camminare sul cerchio della nostra vita. Non ho la presunzione di essere così brava ma l’illusione di un piccolo aiuto, sì.
Da quando ho il cancro, scrivere è diventato anche un luogo dove le strade tortuose possono trovare il loro rettifilo, trovare le pianure e vedere di nuovo, in lontananza, l’orizzonte. Una bella mongolfiera che raccoglie quei ragionamenti, che non sempre si riescono o si vogliono esprimere verbalmente, e li porta a spasso finché non prendono la giusta forma ai quali riferirsi per continuare a camminare e sorridere.
Abbi Cura Di Te
Luisanda Dell’Aria
Roma 1 novembre 2022