Oggi mi racconto per tutte le persone nuove che quasi quotidianamente arrivano sulle mie pagine social e iniziano a seguirmi. Presentarmi ogni tanto, dire chi sono, cosa faccio mette il rossetto al social.
Ho 62 anni, sono un funzionario pubblico ma anche una scrittrice e da sette anni e mezzo convivo con il cancro all’ovaio. La penna è sempre stata la mia compagna di viaggio, onesta, sincera, affettuosa ma anche cattiva e perfida. La penna dice tutto, anche quello che non vuoi sentire. E lo ritrovi lì sbattuto sul foglio, che non è più bianco, a dire chi sei, come sei. A dire la verità. Ad aiutarti, a sostenerti, ad aiutare gli altri con le tue parole. Mi piace molto.
Quarant’anni nella pubblica amministrazione mi hanno forgiata, hanno contribuito a rendermi quella che sono e sono stati un viaggio bellissimo. La scrittura, sempre al mio fianco, ha fatto un po' la parte del leone e poi, a un certo punto, è uscita fuori prepotente come non era mai stata. Ed è arrivato il primo romanzo. Poi racconti, frammenti, e anche una favola, fino al secondo romanzo, il più importante Abbi Cura Di Te Una storia vera. La mia storia, la storia di una parte della mia vita. E vorrei lo leggessero tutti. È una informazione importante che tutte le donne devono avere ed è gratis. Io l’avrei voluta. Quindi scaricatelo dal mio sito luisanda-dellaria.weebly.com, e leggetelo.
Cecilia è mia figlia, sposata con Marco e hanno tre meravigliosi bambini. Sono la mia famiglia stupenda che amo più del cielo. E poi c’è Teddy, il mio compagno di viaggio in questo momento della mia vita. Un peloso affascinante che aveva bisogno di amore. E io di lui. C’è anche Bianca, il cane di Cecilia, Marco e i bambini. Allegra e vivacissima. Tutti insieme siamo davvero un’allegra brigata e mi diverto tantissimo.
Ho sempre avuto un senso dell’amicizia profondo, intimo, che spesso mi ha portato su strade difficili ma non demordo, resto convinta che l’amicizia sia un valore importante da rispettare, da non usare e farsi usare, da vivere con il cuore aperto e soprattutto deve essere paritaria.
Mi piace confrontarmi, sentire le opinioni altrui anche per capire meglio le mie. Istintivamente seguo le persone che reputo più intelligenti, più vivaci di me. È un insegnamento che mi ha dato mia mamma fin da piccola. Si può crescere tanto se si resta in ascolto, si possono vedere punti di vista diversi a volte migliori.
Non mi interessa il titolo di studio, mi affascinano le persone di cultura e la cultura la trovi ovunque se la cerchi, la trovi soprattutto nella semplicità e nell’onestà. Sono una persona in alcuni casi rigida eppure quello che più mi spaventa negli altri è la rigidità. La mente chiusa, la posizione ibrida, la vocazione all’ottundimento anche emotivo. Confrontarsi oggi è sempre più difficile, non si parte dalla propria posizione, si resta sulla propria posizione e non si desidera ascoltare gli altri. Mi spaventa.
Sono curiosa come le scimmiette, un’osservatrice paziente del mondo che mi circonda e che spesso diventa trama dei miei articoli post. Negli occhi delle persone vedo mondi che non conosco e provo a immaginare. Uscire per una passeggiata, andare al ristorante, al bar per la colazione è per me un po' andare al cinematografo: la vita è lì davanti a me e io la osservo.
Resto affascinata dagli anziani, dal loro lento ma sicuro incedere, dal loro desiderare di esserci ancora, a volte nelle difficoltà, ma esserci. Mi piace il mare d’inverno perché parla la mia lingua. Le sfumature del cielo e dell’acqua, il crespo delle onde, il vento carico di salsedine somigliano alle emozioni che mi avvolgono da sempre. La curiosità mi ha spinto a non smettere mai di studiare, prima per lavoro, in continuo aggiornamento, e adesso come scrittrice. C’è tanto da imparare, da conoscere, da sapere… Avere la sensazione di migliorarmi mi appaga.
Mi piace fermarmi a pensare. Da ragazza, la sera, andavo a letto prima per poterlo fare in tranquillità. Ripercorro i ragionamenti che hanno suggerito scelte, i momenti della giornata, gli attimi di rabbia, sorrisi semplici che odorano di felicità. Torno indietro nel tempo, faccio piccoli viaggi per capire, per scoprire, per farmi qualche domanda. Rileggo scelte che sembrano sbagliate ma forse non lo sono, richiedono coraggio. Amo il silenzio, non mi spaventa. Il silenzio parla tantissimo e racconta di me.
Ho un carattere forte, deciso, determinato che a volte ha creato qualche problema ma mi ha dato il vantaggio di essere me stessa. Quando ho cerato di affievolirlo mi sono trovata malissimo, non ero più io, ero la mia brutta copia. Mi sono sempre sentita una persona comune e da tale mi sono comportata riuscendo a stare bene con tutti. Mi riconosco una grande capacità di adattamento anche nelle situazioni più difficili. Questo mi ha consentito e mi consente di vivere bene, in serenità. Mi piace la gentilezza e il garbo e amo le persone che dicono di esserci e poi ci sono davvero. E non per mangiare la pizza!
Sono arrivata sui social anni fa con il mio primo romanzo Emozioni Parallele. Poi con i racconti Innocente e Una storia semplice. Volevo capire se erano davvero buoni. Uno scritto è veramente buono quando commuove e coinvolge chi non ti conosce per niente. Allora funziona. Ero curiosa e volevo sapere…
Poi è arrivato Abbi Cura Di Te. Un’avventura importante, la mia avventura che ha aperto strade che non avrei mai immaginato, considerato l’argomento. Con Abbi Cura Di Te desidero far sapere a tutte le donne che esiste il cancro all’ovaio e quali sono i suoi sintomi, a cosa dobbiamo stare attente. Ci sono i sintomi e non vengono quasi mai riconosciuti. Sono aspecifici e rappresentano altre patologie molto più semplici e spesso, pe questo, confusi o ignorati. È un impegno che ho preso con me stessa: parlare alle donne!
Ora so, ora non posso tacere.
Quando ho iniziato questa strada, il cammino era molto solitario. Oggi posso dire che se ne inizia a parlare un pochino di più, sia del cancro all’ovaio, sia dei suoi sintomi ma è sempre una flebile voce. Adesso proprio adesso, dobbiamo alzare i toni, non dobbiamo smettere di parlare.
Noi donne tutte dobbiamo parlarne alla nostra vicina, alla nostra amica, alla nostra conoscente. Il tam tam è un preziosissimo passa parola per conoscere e diventare consapevoli. Forza! Aiutami ad aiutare le donne, aiutami a fa sapere!
Abbi Cura Di Te è capitato casualmente nelle mani di un’amica con la quale ci eravamo perse di vista. È rimasta rapita e mi ha pregato di non smettere di scrivere per le donne. Così ho deciso di mettere la mia penna al servizio delle donne. Delle donne, degli uomini, di chiunque mi legge.
Ma cosa voglio dire con mettere al servizio… Lascio la mia penna affrontare ragionamenti, perdersi nei pensieri, percorrere rotte non facili. Luoghi, tutti, abitati dai sentimenti. Da quei sentimenti che a volte restano rannicchiati dietro angoli di remoto che non sappiamo di avere.
Non ho più smesso di scrivere. Sono sui social per far parlare la mia penna, anche di argomenti scomodi che invadono la nostra quotidianità strappandoci dalla nostra zona confortevole. Trovo giusto parlare, trovo onesto non far finta di niente. Dico sempre – Chi ha la penna in mano la usi!
Esco fuori dalle regole dei social, i miei articoli post sono lunghi, più del consigliato per avere tanti follower. Desidero essere letta, non avere una valanga di follower che scrolla. E commentata. Se sono interessante. Se sono d’aiuto. Se sono…
Se andate via a metà articolo post non sono stata né utile né interessante. Cercherò di migliorare.
Questo è il compito di una scrittrice: scrivere e farsi leggere:
Ora è diventato un appuntamento settimanale del quale sono molto contenta. Sono consapevole della responsabilità che risiede nello scrivere e sono grata, profondamente grata a chi mi legge e porta in giro le mie parole. Mi fa pensare che hanno un valore. Sono convinta che chi ha la penna in mano la debba usare anche per aiutare, se riesce. Non ho mai lasciato che la vita mi vivesse, l’ho sempre vissuta da prima attrice e credetemi è molto appagante. Credo di aver raccontato tanto di me. Se vi piace la mia pagina, se vi piace quello scrivo, se vi piace Abbi Cura Di Te portela in giro e fatela conoscere.
Abbi Cura Di te
Luisanda Dell’Aria
Roma 17 novembre 2023
Ho 62 anni, sono un funzionario pubblico ma anche una scrittrice e da sette anni e mezzo convivo con il cancro all’ovaio. La penna è sempre stata la mia compagna di viaggio, onesta, sincera, affettuosa ma anche cattiva e perfida. La penna dice tutto, anche quello che non vuoi sentire. E lo ritrovi lì sbattuto sul foglio, che non è più bianco, a dire chi sei, come sei. A dire la verità. Ad aiutarti, a sostenerti, ad aiutare gli altri con le tue parole. Mi piace molto.
Quarant’anni nella pubblica amministrazione mi hanno forgiata, hanno contribuito a rendermi quella che sono e sono stati un viaggio bellissimo. La scrittura, sempre al mio fianco, ha fatto un po' la parte del leone e poi, a un certo punto, è uscita fuori prepotente come non era mai stata. Ed è arrivato il primo romanzo. Poi racconti, frammenti, e anche una favola, fino al secondo romanzo, il più importante Abbi Cura Di Te Una storia vera. La mia storia, la storia di una parte della mia vita. E vorrei lo leggessero tutti. È una informazione importante che tutte le donne devono avere ed è gratis. Io l’avrei voluta. Quindi scaricatelo dal mio sito luisanda-dellaria.weebly.com, e leggetelo.
Cecilia è mia figlia, sposata con Marco e hanno tre meravigliosi bambini. Sono la mia famiglia stupenda che amo più del cielo. E poi c’è Teddy, il mio compagno di viaggio in questo momento della mia vita. Un peloso affascinante che aveva bisogno di amore. E io di lui. C’è anche Bianca, il cane di Cecilia, Marco e i bambini. Allegra e vivacissima. Tutti insieme siamo davvero un’allegra brigata e mi diverto tantissimo.
Ho sempre avuto un senso dell’amicizia profondo, intimo, che spesso mi ha portato su strade difficili ma non demordo, resto convinta che l’amicizia sia un valore importante da rispettare, da non usare e farsi usare, da vivere con il cuore aperto e soprattutto deve essere paritaria.
Mi piace confrontarmi, sentire le opinioni altrui anche per capire meglio le mie. Istintivamente seguo le persone che reputo più intelligenti, più vivaci di me. È un insegnamento che mi ha dato mia mamma fin da piccola. Si può crescere tanto se si resta in ascolto, si possono vedere punti di vista diversi a volte migliori.
Non mi interessa il titolo di studio, mi affascinano le persone di cultura e la cultura la trovi ovunque se la cerchi, la trovi soprattutto nella semplicità e nell’onestà. Sono una persona in alcuni casi rigida eppure quello che più mi spaventa negli altri è la rigidità. La mente chiusa, la posizione ibrida, la vocazione all’ottundimento anche emotivo. Confrontarsi oggi è sempre più difficile, non si parte dalla propria posizione, si resta sulla propria posizione e non si desidera ascoltare gli altri. Mi spaventa.
Sono curiosa come le scimmiette, un’osservatrice paziente del mondo che mi circonda e che spesso diventa trama dei miei articoli post. Negli occhi delle persone vedo mondi che non conosco e provo a immaginare. Uscire per una passeggiata, andare al ristorante, al bar per la colazione è per me un po' andare al cinematografo: la vita è lì davanti a me e io la osservo.
Resto affascinata dagli anziani, dal loro lento ma sicuro incedere, dal loro desiderare di esserci ancora, a volte nelle difficoltà, ma esserci. Mi piace il mare d’inverno perché parla la mia lingua. Le sfumature del cielo e dell’acqua, il crespo delle onde, il vento carico di salsedine somigliano alle emozioni che mi avvolgono da sempre. La curiosità mi ha spinto a non smettere mai di studiare, prima per lavoro, in continuo aggiornamento, e adesso come scrittrice. C’è tanto da imparare, da conoscere, da sapere… Avere la sensazione di migliorarmi mi appaga.
Mi piace fermarmi a pensare. Da ragazza, la sera, andavo a letto prima per poterlo fare in tranquillità. Ripercorro i ragionamenti che hanno suggerito scelte, i momenti della giornata, gli attimi di rabbia, sorrisi semplici che odorano di felicità. Torno indietro nel tempo, faccio piccoli viaggi per capire, per scoprire, per farmi qualche domanda. Rileggo scelte che sembrano sbagliate ma forse non lo sono, richiedono coraggio. Amo il silenzio, non mi spaventa. Il silenzio parla tantissimo e racconta di me.
Ho un carattere forte, deciso, determinato che a volte ha creato qualche problema ma mi ha dato il vantaggio di essere me stessa. Quando ho cerato di affievolirlo mi sono trovata malissimo, non ero più io, ero la mia brutta copia. Mi sono sempre sentita una persona comune e da tale mi sono comportata riuscendo a stare bene con tutti. Mi riconosco una grande capacità di adattamento anche nelle situazioni più difficili. Questo mi ha consentito e mi consente di vivere bene, in serenità. Mi piace la gentilezza e il garbo e amo le persone che dicono di esserci e poi ci sono davvero. E non per mangiare la pizza!
Sono arrivata sui social anni fa con il mio primo romanzo Emozioni Parallele. Poi con i racconti Innocente e Una storia semplice. Volevo capire se erano davvero buoni. Uno scritto è veramente buono quando commuove e coinvolge chi non ti conosce per niente. Allora funziona. Ero curiosa e volevo sapere…
Poi è arrivato Abbi Cura Di Te. Un’avventura importante, la mia avventura che ha aperto strade che non avrei mai immaginato, considerato l’argomento. Con Abbi Cura Di Te desidero far sapere a tutte le donne che esiste il cancro all’ovaio e quali sono i suoi sintomi, a cosa dobbiamo stare attente. Ci sono i sintomi e non vengono quasi mai riconosciuti. Sono aspecifici e rappresentano altre patologie molto più semplici e spesso, pe questo, confusi o ignorati. È un impegno che ho preso con me stessa: parlare alle donne!
Ora so, ora non posso tacere.
Quando ho iniziato questa strada, il cammino era molto solitario. Oggi posso dire che se ne inizia a parlare un pochino di più, sia del cancro all’ovaio, sia dei suoi sintomi ma è sempre una flebile voce. Adesso proprio adesso, dobbiamo alzare i toni, non dobbiamo smettere di parlare.
Noi donne tutte dobbiamo parlarne alla nostra vicina, alla nostra amica, alla nostra conoscente. Il tam tam è un preziosissimo passa parola per conoscere e diventare consapevoli. Forza! Aiutami ad aiutare le donne, aiutami a fa sapere!
Abbi Cura Di Te è capitato casualmente nelle mani di un’amica con la quale ci eravamo perse di vista. È rimasta rapita e mi ha pregato di non smettere di scrivere per le donne. Così ho deciso di mettere la mia penna al servizio delle donne. Delle donne, degli uomini, di chiunque mi legge.
Ma cosa voglio dire con mettere al servizio… Lascio la mia penna affrontare ragionamenti, perdersi nei pensieri, percorrere rotte non facili. Luoghi, tutti, abitati dai sentimenti. Da quei sentimenti che a volte restano rannicchiati dietro angoli di remoto che non sappiamo di avere.
Non ho più smesso di scrivere. Sono sui social per far parlare la mia penna, anche di argomenti scomodi che invadono la nostra quotidianità strappandoci dalla nostra zona confortevole. Trovo giusto parlare, trovo onesto non far finta di niente. Dico sempre – Chi ha la penna in mano la usi!
Esco fuori dalle regole dei social, i miei articoli post sono lunghi, più del consigliato per avere tanti follower. Desidero essere letta, non avere una valanga di follower che scrolla. E commentata. Se sono interessante. Se sono d’aiuto. Se sono…
Se andate via a metà articolo post non sono stata né utile né interessante. Cercherò di migliorare.
Questo è il compito di una scrittrice: scrivere e farsi leggere:
Ora è diventato un appuntamento settimanale del quale sono molto contenta. Sono consapevole della responsabilità che risiede nello scrivere e sono grata, profondamente grata a chi mi legge e porta in giro le mie parole. Mi fa pensare che hanno un valore. Sono convinta che chi ha la penna in mano la debba usare anche per aiutare, se riesce. Non ho mai lasciato che la vita mi vivesse, l’ho sempre vissuta da prima attrice e credetemi è molto appagante. Credo di aver raccontato tanto di me. Se vi piace la mia pagina, se vi piace quello scrivo, se vi piace Abbi Cura Di Te portela in giro e fatela conoscere.
Abbi Cura Di te
Luisanda Dell’Aria
Roma 17 novembre 2023