Quando non riesci a dominare la paura scrivile. Una lettera. Come scriveresti ad una amica. Perché, vedi, la paura questo ti fa credere, di essere amica e se la vuoi tenere a bada da amica la devi trattare. La devi affrontare parlandole e non facendoti trasportare da lei. Parlare con la paura significa parlare dei nostri lati nascosti e renderli meno nascosti, portarli allo scoperto, discutere sul come fare per andare avanti. La volontà della paura è quella di tenerti bloccata, di non farti muovere un passo. E tu lì, immobile, sperando che si plachi, che svanisca. Ma non svanisce. Non è stando fermi, fissi, immobili, allacciati a lei che se ne va. L’unico modo che conosco per sconfiggerla o per lo meno tenerla a bada è affrontarla. È normale avere paura in alcune situazioni. L’abbiamo tutti. È un sentimento sano. Rappresenta proprio quella spinta necessaria per andare oltre quel sentiero e ritrovare la tranquillità. Se la guardi in faccia, la paura, puoi leggere, tra le sue fessure, la verità che spaventa. Quando la scrivi, la racconti, diventa meno spaventosa, si trasforma in forza, perde i suoi appuntiti contorni e ti restituisce la leggerezza. Avere la forza di confessarsi la paura è il gesto più nobile che puoi rivolgerti. È guardarsi e ritrovarsi. È ascoltarsi. Non è facile parlare delle proprie paure, trovare qualcuno che le vuole ascoltare. Essere capaci di ricevere risposte di contorno. Le verità che escono quando ho la penna in mano non eguagliano nessun discorso. Trovo ristoro nel foglio di carta bianco che prende vita nelle mie mani. È il mio rifugio, la mia caverna dove anche la paura trova riparo e si quieta. Scrivile, lei ti risponderà. Abbi cura Di Te
Luisanda Dell’Aria
Roma 29 aprile 2022
Luisanda Dell’Aria
Roma 29 aprile 2022